Educare verbo delicato

Inizia il terzo ciclo dedicato a “Educare verbo delicato” dal 26 settembre al 23 novembre 2018, organizzato dalla Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la Scuola del Gratuito di Forlì, con l’AGeSC di Forlì-Cesena, la Scuola Santa Dorotea, l’ACI e la Cooperativa Paolo Babini.
A questo edizione partecipano Luigino Bruni, Consuelo Zenzani, Stefano Mazzotti e Mariolina Ceriotti Migliarese.

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Il diritto di fare il Bene

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Martedì 10 aprile 2018  alle 20,45 le Consulte Diocesane delle Aggregazioni Laicali e degli Organismi Socio-Assistenziali organizzano un incontro con il prof. Stefano Zamagni dell’Università di Bologna su “Il diritto di fare il BENE. La riforma del Terzo Settore” presso il Salone del Villaggio Mafalda (via Dragoni 75/M).

I pericoli della rete e del cyberbullismo

Hanno avuto successo gli incontri a Cesena (in seminario) ed a Forlì (nella Biblioteca Comunale) con lo psicologo Andrea Bilotto, che ha presentato il suo volume “Dal cyberbullismo alla dipendenza online”.

Secondo l’autore gli ultimi dati Censis ci mostrano che il 97,7% dei ragazzi fra i 10 e i 19 anni possiede un cellulare. Il 75% ha aperto un profilo sui social network; il 45% dei ragazzi usa il cellulare più di 4 ore al giorno. Otto adolescenti su dieci vanno a dormire con lo smartphone e due su tre hanno inviato un sms mentre erano alla guida di scooter e auto.
Gli studi empirici segnalano inoltre un sempre maggiore isolamento dei ragazzi, parallelo alla spasmodica ricerca di amicizie fittizie sui social e patologie sempre più gravi come il cyberbullismo.
Un ragazzo è oggetto di bullismo quando viene esposto ripetutamente ad una forza di violenza morale, fisica, verbale o psicologica. Il bullo fa o dice qualcosa al fine di dominare o umiliare la vittima.
Il cyberbullismo ha conseguenze molto più estese, perché viene perpetrato tramite pc o cellulari. Esso nasce da un difetto di comunicazione affettiva fra genitori e figli. Spesso è proprio l’assenza genitoriale che rende i bulli e le vittime incapaci di gestire le emozioni provate e di esprimerne il significato in parole. Per prevenire e risolvere queste situazioni occorre che genitori ed educatori sappiano collaborare. E’ importante insegnare ai figli i valori della relazione con l’altro, dell’amore e della vita ed intervenire con riunioni con le famiglie e servizi di ascolto. Occorre saper porre dei limiti alla dipendenza dai social, non trascurare i segnali di devianza, aiutare i giovani ad esplorare i propri sentimenti.

Cyberbullismo e dipendenza online a Forlì

L’ Associazione Genitori Scuole Cattoliche, l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia e la Biblioteca Comunale “Aurelio Saffi” promuovono lunedì 4 dicembre un incontro sul tema “Dal cyberbullismo alla dipendenza online”, a partire dall’omonimo volume dello psicologo Andrea Bilotto.
L’incontro si svolgerà nella Biblioteca Comunale di Forlì alle 17,30, alla presenza dell’autore.

Ciclo “Educare verbo delicato”

Riprende il ciclo dedicato a “Educare verbo delicato” dal 21 novembre al 6 febbraio 2018, organizzato dalla Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la Scuola del Gratuito di Forlì, con l’AGeSC di Forlì-Cesena, la Scuola Santa Dorotea, l’ACI e la Cooperativa Paolo Babini.

Conferenza a Cesena “Dal cyberbullismo alla dipendenza online”

L’ Associazione Genitori Scuole Cattoliche, in collaborazione con la Fondazione Sacro Cuore, con il Liceo Scientifico sportivo e europeo Almerici e con il Liceo delle Scienze Umane “Immacolata”, promuove lunedì 27 novembre un incontro sul tema “Dal cyberbullismo alla dipendenza online”, a partire dall’omonimo volume dello psicologo Andrea Bilotto.
Il dibattito sarò preceduto dai saluti di Ombretta Sternini (Dirigente Scolastico Liceo Sacro Cuore) e Tiziano Mariani (Dirigente Scolastico Liceo “L.Almerici”) e introdotto da Paolo Dell’Aquila (Presidente AGeSC Forlì-Cesena).
Interverrà poi l’autore del volume Andrea Bilotto, lasciando uno spazio per le domande del pubblico.
L’incontro si svolgerà nel Seminario di Cesena alle 21 ed analizzerà il ruolo dialogico e relazionale che famiglia e scuola devono assumere nei confronti dei ragazzi, per prevenire comportamenti devianti o dipendenza dalla rete.

C’è Dialogo e Di@logo

Lunedì 30 ottobre e 6 novembre alle 20,30 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile l’Associazione Felicità Sostenibile in collaborazione con l’Istituto Madre Clelia Merloni, il Comitato AGeSC di istituto e l’Associazione “La Famiglia di Clelia Merloni” organizzano due incontri su “C’è Dialogo e Di@logo”. Partecipano Stefano Mazzoni e Consuelo Zenzani.

Educare verbo delicato

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L’AGeSC di Forlì-Cesena aderisce al ciclo di incontri su “Educare verbo delicato” del 20 e 28 aprile e dell’11 maggio, promossi all’Auditorium della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna alle 20,45 dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.

Le nuove linee pastorali diocesane di Cesena-Sarsina e l’educazione all’affettività

 

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Mercoledì 5 aprile alle ore 21 il Comitato Provinciale AGeSC di Forlì-Cesena propone un incontro su “Le nuove linee pastorali diocesane di Cesena-Sarsina sull’educazione all’affettività” presso la Scuola Primaria “Sacra Famiglia” di Cesena.

Introduce il Presidente Provinciale Paolo Dell’Aquila ed interviene don Sauro Bagnoli, assistente diocesano dell’AGeSC.

Grande successo per gli incontri su “La famiglia imperfetta”

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Venerdì 13 gennaio si sono svolte nella Biblioteca Comunale e nel seminario di Cesena le presentazioni del volume su “La famiglia imperfetta”di Mariolina Ceriotti Migliarese, promossa dall’Associazione Genitori Scuole Cattoliche assieme ad altre associazioni ed alle scuole paritarie.
La neuropsichiatra, di fronte ad un folto pubblico, ha analizzato i problemi che possono generare le patologie e la sofferenza psichica in famiglia. Ha ribadito che la difficoltà in questo tipo di relazioni è fisiologica. La famiglia si fonda su equilibri tipicamente conflittuali; diventa, quindi, necessario, gestire al meglio i rapporti.
Oggi sembra difficile anche definire questa istituzione. Per la Ceriotti Migliarese la famiglia nasce dall’incontro di un uomo e una donna fondato sul generare. L’arrivo di un figlio destabilizza le relazioni, perché quest’ultimo necessita di qualcuno che se ne prenda cura secondo i diversi codici femminile e maschile.
La famiglia diviene così l’incrocio fra l’asse orizzontale della relazione di coppia, tipica dei genitori, e l’asse verticale, delle relazioni con i figli ed i genitori. Questo incrocio comporta delle difficoltà per le differenze di caratteri, di generazioni e di stirpi.
L’educazione è un percorso fra persone diverse, in cui non può essere individuata una “famiglia perfetta” e onnipotente. In questo cammino gli adulti devono prendersi la responsabilità di indicare una strada, mentre i figli devono imparare ad elaborare pian piano un progetto personale, ad elaborare un proprio “io”.
Nell’educazione non c’è la possibilità di essere neutri. Occorre mostrare ai figli un percorso di un determinato tipo, affinché essi possano cercare poi il proprio percorso. Questi passaggi costituiscono anelli di una ricerca in cui interagiscono sia i figli che i genitori, imparando gli uni dagli altri. Fondamentale è però lo stile del dialogo e del confronto aperto, declinato ovviamente in modo diverso in base alle varie età della vita.
Gli incontri sono stati, quindi, un’occasione preziosa per un confronto specifico sull’educazione, a partire da un’ottica relazionale e intergenerazionale.